Il video descrive la tecnologia struttura/rivestimento, presentandola come uno dei tre metodi fondamentali di costruzione edilizia. Questo approccio antico ma sofisticato paragona la realizzazione degli edifici alla costruzione di un'automobile, dove l'edificio possiede un telaio o scocca portante per la stabilità statica, un guscio abitativo interno che comprende le finiture toccabili come controsoffitti e pavimenti, e una carrozzeria di rivestimento esterno visibile dalla strada. La chiave di volta di questa tecnica risiede nell'intercapedine tra il guscio interno e il rivestimento esterno, che ospita impianti e isolanti cruciali. Il risultato sono edifici stratificati con un eccellente isolamento termico e acustico, raggiungendo una performance energetica straordinaria che riduce drasticamente i costi di gestione annuali.
"La tecnologia struttura–rivestimento è una tecnologia straordinaria. È una delle tre tecniche costruttive oggi conosciute per realizzare edifici: la tecnica pietra su pietra, in cemento armato (cassero e riempimento), e la tecnologia tecnica struttura–rivestimento, la più antica tra tutte. Con questa tecnologia concepiamo, progettiamo, realizziamo e ristrutturiamo gli edifici seguendo un principio simile a quello dell’automobile. Un edificio costruito con il sistema struttura–rivestimento ha infatti un telaio, una scocca portante che lo sostiene dal punto di vista statico.
Allo stesso modo in cui l’automobile ha una scocca portante e, al suo interno, l’abitacolo, anche l’edificio presenta:
- un guscio abitativo interno, cioè ciò che si tocca e si vive dall’interno. Per un’auto sono il cruscotto, i pannelli delle portiere, i sedili; per un edificio sono i controsoffitti, le contropareti, le pareti divisorie e i sottofondi dei pavimenti.
- una carrozzeria esterna, ossia il rivestimento visibile dall’esterno, quello che si vede passando per la strada.
Come le automobili moderne, che hanno un’impiantistica sempre più sofisticata, anche gli edifici di oggi dispongono di impianti sempre più complessi, che trovano la loro sede ideale nell’intercapedine tra il guscio abitativo interno e il rivestimento esterno. In questa intercapedine si collocano impianti e isolanti.
Il risultato di questa tecnica costruttiva sono edifici stratificati, con un perimetrale esterno di circa 40 cm di spessore, all’interno del quale si trovano circa 34–36 cm di materiali isolanti. Un involucro così ben isolato consente di raggiungere prestazioni termiche e acustiche straordinarie. Per fare un esempio, è possibile realizzare edifici con appartamenti di 100 metri quadrati che, per essere gestiti dal punto di vista energetico (sia in inverno che in estate), consumano l’equivalente di soli 50–60 euro l’anno."