Costruire in acciaio

Costruire in acciaio

Lontano dallo stereotipo di un freddo grattacielo e di un tecnologico edificio terziario pluripiano. Simile, in alcune caratteristiche, al legno. Non convenzionale sotto l’aspetto delle forme architettoniche. La tecnologia in acciaio è, a tutti gli effetti, un’alternativa anche per il mercato delle costruzioni mono o bifamiliari.
Se, tuttavia, è diffusa all’estero (soprattutto in Gran Bretagna), in Italia è ancora in larga parte sconosciuta, nonostante la presenza di aziende che stanno investendo in brevetti e innovazione.
A differenza del laterocemento, si tratta di un’edilizia completamente “a secco”, senza getti in opera, con importanti vantaggi sia sotto l’aspetto della rapidità di costruzione che dell’impatto dei lavori.
I componenti, prefabbricati e industrializzati, vengono assemblati in cantiere: sia per le parti strutturali che, in molti casi, per quelle complementari. Caratteristiche che si ritrovano nell’edilizia in legno, che sta vivendo una stagione di successo senza precedenti.

Tecnologia e vantaggi costruttivi

«La tecnologia in acciaio cambia a seconda che si vada a realizzare una villetta o un palazzo di più piani – spiega Luca Benetti, direttore Italia della Stahlbau Pichler e consigliere della Fondazione Promozione Acciaio –. Nel primo caso è possibile realizzare strutture metalliche con profili piegati a freddo e totalmente prefabbricati. Nel secondo, viene impiegata una classica carpenteria metallica pesante, con tamponamenti e coperture a secco e solai in genere in strutture miste. I tempi di realizzazione degli interventi si riducono anche del 50 o 60% rispetto a un processo costruttivo tradizionale. L'acciaio, per la sua leggerezza e duttilità, ha prestazioni elevate sotto l'aspetto della sicurezza antisismica; presenta ottime performance energetiche e garantisce salubrità degli ambienti, visto che non conduce umidità. Inoltre è un materiale riciclabile al 99% e che non richiede manutenzione».

Per contro, sui temi della resistenza al fuoco e dell’ossidazione, l’acciaio va opportunamente trattato: sia la normativa che la tecnologia hanno però compiuto negli ultimi anni grandi passi in avanti in termini di garanzie di sicurezza. 
Leggi l'articolo intero apparso il 25 maggio 2017 su Il Sole 24 ore

di Maria Chiara Voci

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