Porte Tagliafuoco: classificazione e normative

Porte Tagliafuoco: classificazione e normative

Le porte tagliafuoco, costituiscono un'importante presidio di sicurezza all’interno delle abitazioni e delle costruzioni. Talmente importanti da essere sottoposte a rigide normative europee che ne garantiscono l’affidabilità e la capacità di mantenere in sicurezza l’edificio e gli occupanti anche nelle condizioni più difficili e critiche.

 

Resistenza al fuoco

Per garantire il massimo livello di protezione i serramenti posti all'interno delle pareti di compartimentazione antincendio devono possedere requisiti di resistenza al fuoco pari o superiori a quelle del compartimento con più elevato grado di resistenza al fuoco all’interno dell’edificio. Tali serramenti vengono chiamate porte tagliafuoco o REI.

Il mercato offre varie soluzioni di porte o portoni con capacità “tagliafuoco”, ma quali sono le caratteristiche di tali porte?

La caratteristica principale è la capacità di resistere al fuoco per un tempo più lungo dei normali serramenti. Il tempo è fondamentale in caso di fuoco e ogni progetto antincendio ben realizzato, deve prevedere strutture capaci di fermare o ritardare il diffondersi delle fiamme.

 

Come orientarsi nella classificazione dei Serramenti Antincendio

REI è una sigla ben precisa con cui vengono definite tali porte o portoni. L’acronimo REI è la sintesi dei tre requisiti fondamentali di resistenza al fuoco:

  • R: resistenza meccanica
  • E: Ermeticità o tenuta alle fiamme/fumi/gas
  • I: Isolamento termico al passaggio del calore

Tali richieste di resistenza e isolamento sono poi espresse con dei numeri precisi che costituiscono le classi REI di resistenza al fuoco.

  • REI 30
  • REI 60
  • REI 90
  • REI 120

Inoltre altri requisiti che possono essere richiesti a un serramento tagliafuoco sono la tenuta ai fumi (Sa, S200) e la durabilità dell’autochiusura (da C0 a C5) espressa in numero di cicli da 0 a 200.000.

 

Normativa e Marcatura CE dei serramenti tagliafuoco

L’Europa ha intrapreso già da qualche anno una forte azione normativa per unificare le prestazioni e certificazioni delle porte e portoncini taglia fuoco all’interno del territorio comunitario. E’ stato pertanto introdotto l’obbligo della marcatura CE, marcatura che farà decadere in Italia il regime omologativo.

Pertanto con tale marcatura sarà approvata la libera circolazione dei prodotti tagliafuoco in tutto il territorio dell’unione Europea.

Non potranno essere posti ulteriori requisiti nazionali in relazione all’utilizzo delle porte in ambito edilizio, tuttavia il livello prestazionale (EI 30,60,90,120) rimarrà di competenza dei singoli stati UE.

Tali requisiti saranno uguali in ogni paese, ciò significa che le norme di prova e di riferimento saranno comuni per tutti, per cui: una porta provata in uno stato dovrà avere lo stesso risultato se provata in un altro e pertanto dovranno corrispondere anche per le prestazioni di resistenza al fuoco.

 

Obbligatorietà della Marcatura CE

Con l’entrata in vigore della marcatura, il 01/09/2016, tramite la norma di prodotto EN 16034:2014 la marcatura inizia il suo percorso: ma è solo dal 01/11/2019 che diventa obbligatoria su tutto il territorio europeo ma solo per finestre e porte esterne e porte e cancelli industriali, mentre le porte interne seguiranno il precedente regime omologativo.

Per ottenere la marcatura CE i produttori dovranno sviluppare due azioni:

  • Eseguire le prove iniziali di tipo sui campioni rappresentativi della loro produzione presso un organismo notificato dalla Commissione Europea;
  • Predisporre ed applicare il controllo di produzione in fabbrica.
  • Le due azioni predette comportano preventivamente:
  • La preparazione della documentazione relativa ai prodotti da sottoporre a prova (un fascicolo tecnico descrittivo per ogni famiglia di prodotti);
  • La redazione del manuale per il controllo della produzione.

Una volta compiuto l’iter procedurale delle prove e ottenuto i documenti di estensione dei risultati, sarà poi un Organismo Notificato, che rilascia il CERTIFICATO DI COSTANZA DELLE PRESTAZIONI richiesto dal produttore.

Con tale certificato, è possibile marcare la porta tagliafuoco e assicurando che quelle immesse sul mercato sia corrispondenti alle specifiche approvate in fase di test.

Lo stesso organismo di controllo che ha rilasciato l'attestazione potrà effettuare controlli a campione sulla produzione per verificare la costanza e conformità dei dispositivi venduti.

 

Installatore e Manutentore di porte tagliafuoco: come ottenere la Certificazione?

Come per ogni dispositivo antincendio (pensiamo agli estintori) anche le porte e i portoni scorrevoli tagliafuoco sono soggetti a controlli periodici. Controlli che ne verificano la funzionalità e l’efficacia.

Ma anche in questo caso una porta tagliafuoco è ben diversa da un estintore. Pertanto le competenze necessaria ad un installatore / manutentore di porte tagliafuoco sono completamente differenti dagli omologhi installatori di estintori.

Pur avendo una grossa differenza, spesso tali compiti di controllo sono affidati a alla stessa persona: manutentori di estintori a cui viene affidato i controllo dei dispositivi REI. Essere competenti in un settore non rende, automaticamente esperti nell’altro e viceversa. I rischi a cui si può andare incontro sono notevoli.

 

La norma UNI 11473

Tale norma, importante riferimento per la manutenzione ed il controllo di impianti e attrezzature antincendio all’interno delle Tecniche di Prevenzione Incendi, definisce principalmente 3 aspetti:

  • Requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione.
  • Requisiti dell’organizzazione che eroga il servizio di posa in opera e manutenzione.
  • Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’installatore e del manutentore

Quest'ultima sezione definisce i requisiti e le conoscenze che un installatore e manutentore certificato deve possedere.

Installatori e manutentori di porte e finestre tagliafuoco fanno parte di una categorie di professioni non riconosciute: non hanno albo ne ordini.

La legge 4/2013 (art. 6-7-8-9) “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, che contiene la regolamentazione delle professioni non riconosciute, ribadisce che essendo in presenza di una norma (Tecnica UNI che disciplina una professione) è possibile ottenere l’attestato di certificazione rilasciato da un organismo accreditato da ACCREDIA.

 

Vantaggi della certificazione secondo la norma UNI 11473-3:2014

La certificazione secondo tale norma completa e integra la legislazione in materia antincendio, e costituisce un’importante novità.

  • Per gli OPERATORI che ora dispongono di una norma di riferimento per i loro interventi su questi importanti dispositivi di sicurezza che, per essere efficaci, devono essere regolarmente manutenuti oltre che correttamente posati e accessoriati.
  • Per le IMPRESE che oltre ad essere maggiormente tutelate, si garantiscono un valore aggiunto notevole alla collocazione professionale dell’installatore/manutentore e, di conseguenza, dell’azienda sul mercato.
  • Per i FRUITORI (civili e industriali) ai quali la norma offre un importante strumento di valutazione dei sistemi antincendio e garantisce maggiore sicurezza e tutela dei propri investimenti, affidandosi a professionisti la cui competenza è garantita dalla certificazione.

 

Il successo di certificazioni volontarie 

È bene sottolineare che il rispetto delle norme UNI non è obbligatorio. Quindi anche la certificazione per installatori e manutentori di porte e finestre tagliafuoco non è obbligatoria, ma assolutamente volontaria.

Nonostante tale certificazione non sia vincolante per la professione, da subito le stesse imprese hanno iniziato a richiedere che i propri operatori fossero riconosciuti come figure professionali, a tutela del proprio lavoro e delle proprie responsabilità.

Tale norma, infatti, garantisce l’efficienza operativa per cui porte e finestre tagliafuoco sono state prodotte, fornite e installate, assicurando in tal modo l’efficacia dei sistemi antincendio e la compartimentazione delle aree delimitate dalle chiusure in oggetto. 

ACCREDIA, Ente Italiano di Accreditamento, è stato designato dal Governo italiano come Ente Unico ad attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi e dei laboratori che verificano la conformità dei beni e dei servizi alle norme.

Nel sito dell’ente sono presenti ad oggi 1414 installatori di porte e finestre apribili, resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo; e 101 manutentori di porte e finestre apribili, resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo.

 

La certificazione UNI 11473-3 

La norma 11473-3 definisce le abilità e le competenze di 2 lavori complementari e necessari: l’installatore e il manutentore. Per entrambe le figure esistono due profili:

  • Addetto responsabile degli interventi
  • Addetto esecutore

L’iter per la certificazione alla UNI 11473-3:2014 è composto dalle seguenti parti, tale percorso permette di accedere all’esame della UNI 11473-3:

  • Candidatura;
  • Valutazione dell’esistenza dei requisiti per l’ammissione;
  • Esame
  • Verifica da parte di un comitato responsabile della certificazione;
  • Rilascio della certificazione da parte dell’ente certificatore.

L’esame, così articolato è composto da una prova scritta con domande a risposta multipla e da una prova pratica.

La prova pratica, consiste in un’operazione manuale di installazione e/o manutenzione di porte antincendio, con verifica della capacità di utilizzo degli strumenti necessari.

E successiva produzione di un rapporto tecnico.

La certificazione è valida per 5 anni, ma ogni anno i professionisti devono certificare con una dichiarazione di aver svolto 30 installazioni e non aver avuto problemi di sorta o reclami.

 

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