Medaglia oro AVIS per Stefano Merletti
Stefano Merletti, Preventivista Cantieri Vanoncini, ha conseguito un riconoscimento davvero speciale: la medaglia d’oro AVIS.
Con cinquanta donazioni all’attivo e un passato ultradecennale da segretario presso la Sezione Avis di Mapello, Stefano racconta il suo impegno.
Quale ruolo ricopri oggi?
Sono un volontario AVIS e, quando non lavoro, metto a disposizione parte del mio tempo libero per fare l’archivista dati presso la Sezione di Mapello. La riservatezza delle cartelle cliniche è di fondamentale importanza per garantire un servizio serio e accurato sia ai donatori, sia ai riceventi.
Come è iniziato tutto?
Tutto cominciò una ventina di anni fa. Lavoravo già in Vanoncini e avevo un collega donatore che insisteva molto perché seguissi il suo esempio. Una domenica qualunque, accettai il suo invito a recarmi in una sede AVIS. Quel giorno ha segnato la mia vita. Uscito dall’AVIS, ho provato un vero senso di benessere: ho capito che non mi costava nulla essere utile agli altri, anzi. Il primo a beneficiarne ero io. Il caso ha voluto che i giorni da neofita all’AVIS siano coincisi con la conoscenza della donna che sarebbe poi diventata mia moglie. Un altro colpo di fortuna incredibile…
Cosa rende piacevole donare il proprio sangue?
La sensazione che si prova dopo una donazione è una felicità piena: è la consapevolezza di aver compiuto un atto semplice e grande, allo stesso tempo. Non sai a chi andrà il tuo sangue, ma sai che stai destinando una parte di te stesso per migliorare la vita di un altro uomo. E’ un dono alla collettività, all’essere umano nella sua interezza. E’ il miglior regalo che tu possa fare a un amico, a un parente e persino a un figlio. Tutti potremmo aver bisogno di questo dono: siamo tutti uomini, tutti sulla stessa barca.
Chi può donare?
Chiunque abbia compiuto i 18 anni di età e pesi più di 50 kg può presentarsi presso una qualsiasi sede AVIS. Un medico effettuerà un colloquio, una visita, e gli accertamenti di tipo diagnostico e strumentale per verificare che non vi siano controindicazioni alla donazione.
Esiste uno stile di vita cui attenersi?
I donatori sono invitati a condurre una vita sana (corretta alimentazione, comportamenti sessuali non a rischio…): per monitorare che questo avvenga, sono sottoposti regolarmente a colloqui medici ed esami. Peraltro questi screening periodici si rivelano spesso un’ottima prevenzione per la stessa salute dei donatori. Perché promuovere ed effettuare la donazione è importante? L’intervallo tra una donazione e l’altra è di minimo tre mesi. Se aggiungiamo le diverse impossibilità che possono sopraggiungere (solo per fare un esempio, l’assunzione di un farmaco nelle ore che precedono la donazione non la rende più possibile), è intuibile che più diffusa è la pratica, maggiore è la raccolta possibile.
Chi può aver bisogno di sangue?
Il sangue è indispensabile in tante situazioni.
Solo per citarne alcune:
- nei servizi di primo soccorso, basti pensare agli incidenti;
- durante gli interventi chirurgici e i trapianti di organo;
- nella cura delle malattie oncologiche;
- nelle varie forme di anemia cronica.
Per fortuna, tra amici e colleghi sono circondato da molti donatori: solo in Vanoncini ne conto almeno dieci. Più donatori ci sono, più sappiamo che la vita di chi amiamo può essere preservata.
Che cosa rappresenta la medaglia d’oro che ha ricevuto?
Un invito a proseguire sulla strada che sto percorrendo. Ho una figlia, Chiara, e anche se ha solo sette anni, è già molto sensibilizzata sull’argomento. Saper di poter essere d’aiuto agli altri è il dono più bello che ci sia: cerco di insegnarle questo ogni giorno. Dare è ricevere, non ho alcun dubbio a riguardo.
Intervista Angela Laurino 21/10/2015
Sotto, Stefano Merletti in Vanoncini e il giorno della premiazione ufficiale.