Creatività è progettare il futuro

Intervista all’Architetto Nicola Quadri

Abbiamo incontrato l’Architetto Nicola Quadri nel suo studio di Milano. Passione per l’arte e massimo valore all’autenticità: queste le parole chiave dell’intervista che ci ha rilasciato.

Oggi si parla tanto di lusso. Che cos’è secondo lei?

Io credo che oggi il lusso sia una scelta di semplicità legata a gesti quotidiani ed essenziali. È lusso bere bene, avere l’orto sul terrazzo, godere di un bel panorama, viaggiare per scovare  posti incantevoli e inaspettati. Direi che, finita l’era dell’ostentazione, è finalmente arrivata quella dell’autenticità e dello stare bene con se stessi.

Qual è oggi la regola vincente del marketing?

È la più antica del mondo: essere delle brave persone. Questa è sempre stata una buona norma ma oggi, nell’era del virtuale, la reputazione è diventata ancora più importante perché costantemente sotto gli occhi di un pubblico potenzialmente infinito. Basta un niente per comprometterla: per questo rimanere ancorati a valori solidi resta la migliore strategia che si possa intraprendere.

Lei ha curato la direzione artistica di brand famosi nel settore della moda e non solo. Oggi la direzione artistica di Fabiana Filippi.  Architettura e brand management hanno punti di connessione?

Gli spazi fisici dell’acquisto devono esprimere un’esperienza in linea con i veri valori del brand. La coerenzarimane il perno del brand management perché su di essa si basano asset strategici come distintività e memorabilità. Il mondo della moda ha fatto sua questa filosofia già da tempo; gli altri settori, invece, stanno seguendo solo di recente il trend. Il tema comunque è caldo e riscuote un crescente interesse. In ogni caso il vero segreto è un attento e colto “file rouge” che supervisioni ogni singolo settore dell’azienda: questa è la vera direzione artistica dove tutto parla un unico linguaggio.

Molti anni fa, alla fine degli anni ottanta, nasce il suo amore per l’arte e nel 1995 apre la sua Galleria a Milano. Come considera oggi questa sua scelta?

È stata un’ idea che ha caratterizzato tutta la mia vita, sia a livello professionale che privato. Oggi la vera forza del mio studio di architettura è basata sulla continua ricerca e lo stretto interscambio di stimoli forniti proprio dalla realtà della Galleria: possiamo tranquillamente affermare che Studio di architettura e Galleria di design lavorano sullo stesso piano e formano un tutt’uno. Un recente esempio di questa meravigliosa collaborazione fra Studio e Galleria si è concretizzato nell’incarico ricevuto dal museo Forte di Bard come curatore della grande mostra personale su Henri Matisse. Solo il mix di sforzi, sia intellettuali che puramente fisici, profusi in tutto il periodo dell’allestimento ha permesso di vivere un’esperienza unica e ottenere un grande risultato.

Come ha conosciuto Vanoncini?

Un incarico per Rinascente mi ha dato la possibilità di apprezzare la serietà di Vanoncini. Da lì nasce la collaborazione con Alberto Dadda, mio principale referente nella “miracolosa” ricostruzione dell’immobile di Viale Filippetti a Milano. La mia speranza e il mio augurio a questa nuovo connubio impresa Vanoncini - Nicola Quadri Studio è avere ancora la possibilità di lavorare assieme e “fare” vera architettura, così come è avvenuto nel nuovo edificio di Fabiana Filippi a Milano.

 

Intervista di Angela Laurino

Articolo apparso su Eco.Bg