100 anni di Bauhaus

Bauhaus

Sono passati cent’anni dal giorno in cui Walter Gropius fondò la scuola che divenne il punto di riferimento per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura, e ancora oggi è possibile percepirne l’anima negli artefatti che ci circondano. 

Corrente vitale, il Bauhaus ha avuto successo per mobili come la poltrona Wassily, la sedia Cesca o l’iconica Scacchiera di Josef Hartwig; alcuni dei quali attualmente ancora in produzione, ma l’aspetto più rilevante è dato dal fatto che la scuola è divenuta a tutti gli effetti un movimento fondativo del design contemporaneo.

Sebbene sia rimasta vitale per solo pochi anni, questa “nuova architettura” ha lasciato un'eredità duratura nel mondo.

Alcuni artefatti ed edifici di stile Bauhaus sono ancora presenti e ben riconoscibili, in quanto portatori di specifiche peculiarità. 

 

Opera d’arte totale (Gesamtkunstwerk) 

L’edificio o l’oggetto in sè non è concepito soltanto come uno scheletro vuoto. ll fine ultimo risiede in tutto ciò che si trova al suo interno e in tutto quello che lo circonda, da qui deriva una grande attenzione ai dettagli già in fase di progetto. L’artefatto diventa una forma d’arte che ne contiene molte altre, come le arti decorative.

 

Prima la funzione, poi la forma 

Nel momento in cui si concepisce e si progetta un manufatto bisogna avere ben presente la funzione per la quale esso verrà impiegato. 

Nel design, una forma non è fine a sé stessa, ma va di pari passo con l’impiego previsto. Il fascino estetico è un fattore importante, ma non può prescindere dall’utilità e dall’ergonomia

 

Materiali veri 

La scuola del Bauhaus insegna che i materiali sono centrali all’interno di un progetto, e non vanno nascosti  con fini estetici. 

Occultare elementi portanti o strutturali non è più necessario: la struttura di un edificio o di un oggetto è parte integrante dello stesso, pertanto può anche essere lasciata visibile. 

I materiali impiegati possono essere di qualunque tipologia: naturali o tecnologici. L’importante è che essi rispondano a requisiti di leggerezza, bellezza e razionalità. In parole povere che siano funzionali e armonici secondo natura. 

 

Stile minimalista 

Lo stile minimalista riflette le idee di funzionalità e di materiali veri. 

Artisti e architetti del Bauhaus privilegiavano forme lineari e geometriche, evitando le forme floreali o curvilinee e tutto ciò che non strettamente necessario. 

 

Unione di arte e tecnologia 

L’arte e la tecnica vanno a braccetto, in un’ottica funzionale e razionalistica. 

I seguaci dello stile Bauhaus venivano formati sia da artisti che da maestri artigiani, per divenire espressione di un’unica volontà creatrice. Le loro conoscenze teoriche dovevano unirsi al saper fare pratico.

Proprio per questo motivo, spesso gli architetti dell’epoca svolgevano tirocini in cantieri edili e si formavano sulle metodologie costruttive, con l’obiettivo di sperimentare sul campo le tecniche di lavorazione e di assemblaggio dei materiali.