Luca Peroli: la famiglia è carburante di vita

Luca Peroli vanoncini

Alla guida della motrice Vanoncini c’è Luca Peroli.
Un uomo dinamico e curioso che sta utilizzando il suo tempo libero per compiere un’opera straordinaria.
Ecco la sua storia.
 

Luca, raccontaci il progetto che stai portando avanti.

Lavoro in Vanoncini da quindici anni. In questo periodo non mi sono limitato al trasporto dei materiali ma ho approfondito l’edilizia a secco e ne sono rimasto affascinato. Ho studiato le schede tecniche disponibili in azienda, ho acquisito informazioni da colleghi e fornitori. Ho cercato letteralmente di “rubare il mestiere” agli uomini di cantiere che conosco e, alla fine, mi sono cimentato nella ristrutturazione della mia casa paterna, oggi abitata da mia mamma e da mio fratello.

Di che immobile si tratta?

E’ una villa degli anni ’60 a Calusco d’Adda. Sono 400 metri quadrati ripartiti su tre piani. Al piano terra si trova un ampio esercizio commerciale: qui, un tempo, mio padre svolgeva l’attività di falegname (e molto probabilmente proprio da lui ho ereditato precisione e manualità). Oggi, invece, c’è un esercizio commerciale ortofrutticolo.

Che tipo di intervento stai eseguendo?

L’idea è quella di rinfrescare l’immobile a livello estetico con un rivestimento di facciata molto performante dal punto di vista termico, ottenuto con il termoriflettente stratificato Actis e con le lastre Cedral. Questa lavorazione realizza di fatto una facciata ventilata che fornisce interessanti prestazioni anche per quanto concerne il comfort abitativo nei periodi estivi. Il Cedral è una lastra di fibrocemento che non necessita di manutenzione e che risponde molto bene agli urti e agli agenti atmosferici.

Perché ti sei arrischiato in quest’opera?

Sto facendo tutto questo per mia mamma e anche in memoria di mio padre.
L'ho perso appena prima di potergli mostrare la casa dove sarei andato a vivere con la mia futura moglie. Da allora ho sempre sentito dentro di me che avrei dovuto fare qualcosa per la mia casa paterna, per rendere mio padre fiero di me e per dimostrargli che, grazie ai suoi preziosi insegnamenti, sono diventato un uomo. Rinnovare la casa d’infanzia significa celebrare un padre meraviglioso e regalare nuovo vigore a una madre eccezionale, ricca di gioia di vivere e di forza.

Come ha recepito tua madre questo cambiamento? 

Mia mamma Guerina ha 87 anni e ha tre figli maschi. E’ sempre stata una donna risoluta, intelligente e forte. Prima di farmi iniziare i lavori mi ha raccomandato: “Luca, se vuoi rifare la facciata io sono con te. Ma ricorda bene: o fai qualcosa di nuovo e di diverso rispetto alle case che vedo in paese, oppure lascia perdere. Io sono anziana, dunque per stare bene ho bisogno di vedere cose nuove e belle. Le cose arrangiate non mi sono mai piaciute”.

Quali insegnamenti materni ti accompagnano nella vita di tutti i giorni?

Mia madre mi ha insegnato che nella vita bisogna essere attivi, versatili, lungimiranti.
L’anima dell’azienda in cui lavoro, peraltro, è fortemente protesa verso il futuro ed è proprio questo, forse, che mi lega in particolar modo alla filosofia Vanoncini. Credo che nella vita non sia utile percorrere sempre strade già battute ma sia necessario sperimentare nuovi tragitti se si vogliono compiere grandi opere.

Sei sposato, hai figli?

La famiglia è il carburante di ogni pensiero, di ogni azione. Dopo avermi regalato tre meravigliosi figli, mia moglie si è messa a studiare per dar vita al suo sogno.
Ha messo nel cassetto il diploma da Geometra e ha frequentato un corso di alta pasticceria a Milano, specializzandosi - tra le prime a Bergamo - nelle preparazioni gluten- free. Abbiamo tanti amici che soffrono di intolleranze, per mia moglie è stato naturale pensare anche a loro. La sua nuova avventura professionale è avvincente: ci piace il rinnovamento e proprio nel rinnovarci ogni giorno troviamo nuove energie.

Che la famiglia sia il chiodo fisso di Luca si intuisce facilmente.
Sulla motrice Vanoncini, sua fedele compagna quotidiana,  troverete i seguenti nomi: MarcoGiorgiaEmma. E naturalmente Dafne, la donna con cui tutto è iniziato.

Nelle immagini che seguono: Luca Peroli, Nonna Guerina (anzi, nonna Mora come la chiamano i nipoti) e l'immobile prima e dopo l'intervento.