Vanoncini vola a Macao

Vanoncini macao

l prof. Marco Imperadori è legato da molti anni alla nostra storia. Basti pensare che nel 1998 Ettore Zambelli, Pietro Antonio Vanoncini e Marco Imperadori hanno pubblicato il primo testo universitario sulle tecniche costruttive a secco dal titolo: "Costruzione stratificata a secco" (Maggioli editore). In questi giorni Marco è a Macao per diffondere conoscenze ed esperienze sul sistema a secco e noi lo abbiamo intervistato.

Perché sei a Macao?
Per quindici giorni sarò come Visiting Professor invitato dalla University of Saint Joseph (collegata alla Università Cattolica di Lisbona e partner del Politecnico di Milano), l'unica in tutta Macao ad avere una Facoltà di Architettura.

Quali sono stati i tuoi interlocutori sinora?
Alla USJ sono gli studenti del penultimo anno del Master in Architettura, macanesi, cinesi ma anche brasiliani, africani ed europei che vengono a studiare alla USJ puntando poi a esercitare la professione a Hong Kong, Macao o in Cina.

Avrai parlato certamente di sistema a secco. Di quali applicazioni, in particolare?
Ho parlato moltissimo del sistema secco mostrando e le notevoli potenzialità legate al suo utilizzo sia in climi simili ai nostri (Centro nord della Cina hanno climi piuttosto freddi), sia in zone tropicali come Macao. Ho anche approfondito le numerose opportunità riguardanti l’interior design.

In che modo il mercato orientale può essere interessato al sistema a secco?
È un mercato gigante e velocissimo, sia per quanto concerne il nuovo, sia per quanto concerne la riqualificazione. Ovviamente questo apre campi immensi per i sistemi a secco. Un incremento dell’interesse per i sistemi a secco ha prodotto anche qui l’innalzamento della qualità dei materiali proposti. Parliamo di parametri qualitativi europei (tarati su Hong Kong e Londra, per intenderci).

In Oriente costruiscono già con questa tecnica?
Certo, basta pensare alle torri e ai grattacieli tipici dello skyline di Hong Kong, Shangai e Macao. Si tratta di edifici realizzati con strutture in acciaio e dove tutti gli spazi interni sono necessariamente leggeri, a secco e isolati coi sistemi Struttura e Rivestimento.

Sappiamo che nelle tue lezioni hai citato Vanoncini. A cosa hai fatto riferimento nello specifico?
Ho parlato degli edifici Vanoncini che ho seguito come progettista e anche della Casa Passiva di Chignolo d'Isola (la prima in Italia).
Ovviamente, ho citato anche l'Headquarter Vanoncini di Mapello quale esempio virtuoso di progettazione integrata a secco (total dry system).
Ho cercato di trasmettere un concetto semplice ma non scontato in Cina: sistema a secco e maestranze di livello sono indispensabili anche per interventi di media estensione con budget ordinari.