Michael Quarenghi: è rimasto in Italia, felice

Michael Quarenghi

Durante gli studi universitari, Michael Quarenghi voleva scappare in Nord Europa.
Ma poi ha cambiato idea. Ecco perché.

Raccontaci la tua storia.
Ho 25 anni e mi sono laureato in Ingegneria Edile- Architettura presso il Politecnico di Milano (Polo di Lecco). Dopo due anni di tirocinio in Vanoncini mi è stata data l’opportunità di restare in azienda (con un contratto a tempo indeterminato, ndr). Prima di ricevere questa proposta pensavo già che sarei andato a lavorare all'estero: come è noto, la situazione lavorativa per noi giovani non è idilliaca in Italia. Ovviamente, sono stato molto felice di rimanere.

Quando hai conosciuto l’edilizia sostenibile di Vanoncini?
Mirko Berizzi, Direttore Tecnico Vanoncini, è stato il correlatore della tesi che ho scritto sulla riqualificazione di un edificio scolastico a Sondrio. Il relatore della mia tesi era Gabriele Masera, docente da sempre molto interessato ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico. Certamente loro hanno avuto un ruolo fondamentale nel formare la mia sensibilità verso i temi dell’edilizia sostenibile.

Quando ti sei innamorato dei sistemi a secco?
Al secondo anno di università. Di estrazione sono Geometra e questo significa che, fino a un certo periodo della mia vita, sono stato abituato a pensare che l’edilizia fosse solo laterizio e cemento armato. Sono rimasto molto colpito quando ho scoperto che c'erano altre sfumature che non  conoscevo. I sistemi a secco hanno rivoluzionato il settore: basti pensare al benessere abitativo e al confort termoacustico, due concetti che vengono tenuti davvero in scarsa considerazione dall’edilizia tradizionale e che invece sono i cavalli di battaglia per il sistema Struttura e Rivestimento Vanoncini.

Quali sono a tuo parere i vantaggi più interessanti del sistema a secco?
Il sistema a secco racchiude in sé le migliori performance in fatto di resistenza al fuoco, isolamento termoacustico, proprietà antisismiche e molto altro ancora. Scegliere di costruire la propria casa con il sistema a secco è la decisione più lungimirante che si possa prendere perché ottimizza il processo costruttivo rendendolo efficiente, virtuoso e tagliato su misura per ogni specifica esigenza. Le ottime prestazioni del sistema a secco sono dimostrabili dati alla mano: il nostro Ufficio Tecnico Vanoncini è sempre disponibile a fornire tantissime case-history sull’argomento.

In quale opera sei impegnato in questo periodo?
Nella realizzazione della biblioteca del Politecnico di Milano (Campus Bovisa La Masa Lambruschini). E’ una bella soddisfazione vedere studenti della mia età passare da queste parti e pensare che -nonostante la mia giovane età - un’importante azienda edile mi abbia già dato fiducia.

Con chi segui il cantiere?
Con Micheal Biffi, Tecnico di Cantiere e mio coetaneo. Questo è un cantiere molto appassionante perché stiamo seguendo tutta l’evoluzione del progetto: dalle fondazioni sino alle finiture. E’ una bellissima opportunità di crescita personale e professionale.

Quali sono le particolarità del progetto?
In questo caso il sistema a secco si sposa con una struttura in cemento armato. Il cappotto dell’immobile, inoltre, è molto innovativo: per il ciclo di finitura, la Direzione Artistica ha ricercato un’estetica suggestiva e distintiva, unica nel suo genere.

C’è un insegnamento che porti sempre con te?
Il cantiere non può essere luogo di improvvisazione. Qui ho imparato che si pensa sempre con una settimana di anticipo. Le azioni che si compiono sul cantiere sono finemente programmate: solo in questo modo si ottimizzano risorse ed energie.

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