Bergamo pioniera del programma WHP
WHP a Bergamo
A poco più di cinque anni dall’inizio del progetto, sono 98 le aziende bergamasche di tutte le dimensioni e di tutti i settori che hanno aderito al programma WHP. Un’esperienza di successo che fa della nostra provincia una realtà pionieristica nel panorama italiano.
Spiega il dottor Marco Cremaschini del Servizio Promozione Salute ATS di Bergamo:
“Nella nostra provincia è stato ideato e sperimentato dall’allora ASL (oggi ATS) e diffuso (grazie a Confindustria) il primo programma WHP standardizzato in Lombardia. Bergamo rappresenta da diversi anni un modello. Basti pensare che la rete locale WHP è stata riconosciuta come partner d’eccellenza della Rete Europea ENWHP (European Network for Health Promoting Workplace) nel 2012 e che nel 2013 la Regione Lombardia ha sottoscritto una convenzione con ATS di Bergamo per la diffusione del progetto in tutta la Lombardia”. *
Il programma WHP
Il modello WHP prevede un accreditamento annuale con il conferimento di uno specifico logo “Luogo di lavoro che promuove la salute”. I luoghi di lavoro che aderiscono alla Rete iniziano un percorso che prevede la realizzazione di buone pratiche efficaci nel campo della promozione della salute. Le aziende WHP, ad esempio, incentivano e promuovono l’attività fisica, offrono opportunità per smettere di fumare, promuovono un’alimentazione sana, attuano misure per migliorare il benessere sul lavoro e oltre il lavoro.
Vanoncini partecipa al WHP
Anche Vanoncini ha deciso di promuovere la salute sul luogo di lavoro attivando una serie di azioni concrete, che saranno presto espresse con manifesti e affissioni sui luoghi di lavoro. Abbiamo pensato a una campagna di comunicazione interna per promuovere comportamenti virtuosi, che sappiano valorizzare uno stile di vita rispettoso della salute fisica e mentale di ognuno di noi. Un esempio? Ogni mercoledì arriva nei nostri magazzini tanta frutta fresca per ricordarci che una scorta di vitamine è sempre utile per fronteggiare un'intensa attività lavorativa.
* Intervista rilasciata a Bergamo Salute, aprile 2017