La velocità costruttiva del sistema a secco

velocità sistema a secco

Meno di sei mesi per realizzare una villa da sogno. 
Non è uno scherzo, è la forza del sistema a secco.

Ma da cosa dipende questa velocità costruttiva?
Da diversi fattori. Per prima cosa è utile annoverare la scrupolosa fase di progettazione iniziale.

La fase di progettazione attenta del sistema a secco

Il sistema a secco richiede che, in fase di progettazione, ogni singolo elemento costruttivo sia studiato nel dettaglio.
Nella villa di cui vi parliamo oggi (qui è possibile trovare la scheda di cantiere completa), la progettazione ha seguito il metodo BIM (Building Information Modeling) che ha consentito di integrare tridimensionalmente strutture e involucro tramite l’aiuto di un software. L’approccio BIM consente di ottimizzare le fasi progettuali, verificare interferenze e agevolare l’operatività di cantiere. 
Vanoncini crede nel BIM da molto tempo. Poiché il software BIM più diffuso al mondo non era dotato dei pacchetti tipici dell’edilizia a secco, Vanoncini ha investito ingenti risorse proprie per integrarlo con i materiali specifici di questo sistema costruttivo, creando una libreria multimediale ad hoc.

La fase di esecuzione veloce del sistema a secco

Con una fase di progettazione spinta, è evidente che la fase esecutiva diventa molto più veloce e precisa.
Quando gli obiettivi sono chiari fin dall'inizio e quando si conoscono il quantitativo e la tipologia dei materiali da utilizzare, il cantiere diventa teatro di un lavoro di squadra coordinato e ben organizzato.  Una perfetta logistica di cantiere facilita il lavoro di tutti gli operatori che lavorano aumentandone benessere ed efficienza.

La velocità costruttiva è evidente in questo timelapse che vi mostriamo oggi.
Ritrae la costruzione di una meravigliosa villa che abbiamo costruito nel Quartiere Baio di Bergamo in meno di sei mesi.
Guardare per credere.