Giannina Fontana racconta Kasanova

Giannina Fontana racconta Kasanova

Come promesso, ecco l'intervista a Giannina Fontana, fondatrice di Kasanova, brand per il quale Vanoncini costruirà il nuovo Headquarter di Arcore (Milano).

Se si guarda indietro e pensa a tutto quello che ha realizzato non vede un’opera straordinaria?
Ho sempre agito come pensavo fosse giusto. Il resto è venuto da sé. San Francesco d’Assisi diceva: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile”. Ero la maggiore di tre fratelli: quando mio padre è mancato, ho deciso di continuare sulla sua scia. Inizialmente ho continuato la sua attività di vendita ambulante di prodotti in gomma e plastica. Poi sono diventata grossista per negozi di casalinghi. Negli anni ’70 ho deciso di costruire un magazzino ad Arcore: se ci penso adesso mi sembra una follia. Mi indebitai per 160 milioni di vecchie lire per prendere il terreno: mi fecero un mutuo con interessi del 22%! Una quindicina di giorni dopo il rogito mi accorsi di essere incinta. Ed era il terzo figlio. Dopo Mario e Silvia è nato Alessandro, un bambino stupendo, con la sindrome di Down. Una prova di vita dura eppure bellissima. Alessandro mi ha regalato una forza davvero incredibile.
 
Qual è stato un passaggio chiave nella sua storia di imprenditrice?
Negli anni ’90 ho capito che l'era del grossista di casalinghi era finita. Da qui l'idea del franchising, resa possibile solo grazie all’acquisizione dell’attuale Direttore Commerciale Maurizio Ghidelli. Come è nato il marchio Kasanova? Un cliente di Gallarate ci ha ricordato che esisteva una fiera di casalinghi che si chiamava appunto "Casanova", mio figlio Mario ha detto "perché non ci mettiamo una kappa...", ed ecco il marchio. Dopo abbiamo pensato al claim che gioca sul personaggio Casanova, noto seduttore. La dicitura “L’amante della casa” esprime al meglio chi siamo.
 
Quale ritiene sia stata la sua idea più brillante? 
La lista nozze, senza dubbio. Anche questa idea è partita da un’esigenza pratica. Avevo amiche e nipoti che si lamentavano sempre di ricevere regali inutili per le loro nozze. Da qui l’idea di una lista prestabilita dove chiunque poteva, anche un piccolo contributo, garantire alla sposa tutto l’occorrente per una nuova casa!

Cosa è diventato Kasanova? 
Un marchio conosciuto, che ha tantissimi nuovi progetti in cantiere. Oggi Kasanova ha più di 200 punti vendita, con oltre 1000 dipendenti. Confesso che questi numeri spesso mi intimoriscono dal momento che segnano una grande responsabilità. Ma so dove attingere le forze: la grande passione per il mio lavoro e una grande fede mi aiutano a essere un’inguaribile ottimista.

Intervista Angela Laurino 7/10/2015
Nella foto, Giannina Fontana con la figlia Silvia Brambilla

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